È inutile parlare di tregue o di pace in Palestina, in Ucraina o negli
oltre 50 territori in cui, nel 2024, si sono combattute guerre maggiori, guerre
e conflitti minori (il piu alto numero mai registrato dalla seconda guerra
mondiale.)
Finché l'essere umano anteporrà il profitto economico e il potere di pochi,
al bene di ogni abitante di ogni popolo del pianeta, tutte le diplomazie del
mondo saranno tragici fantocci nelle mani delle multinazionali delle armi e dei
farmaci e ogni tentativo di pace sarà un misero teatrino per accontentare e
controllare l'opinione pubblica.
Occorre che l'umano planetario inverta radicalmente la direzione scelta
quasi ottanta anni fa e impegni le proprie intelligenze e virtù morali nella
ricerca di condizioni di vita più giuste e belle per tutta l'umanità. Solo così
potremo uscire dal tunnel interminabile di dolore, sofferenza e morte in cui ci
ha scaraventato questo modo assurdo di spartire le risorse.
Col pensiero rivolto a chi, ogni giorno, viene privato dell’acqua da bere,
del cibo da mangiare e dei libri per crescere, auguro buone Feste di speranza e
di liberazione.
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